domenica 26 agosto 2012

THE WAY BACK

La trama : l'odissea di un gruppo di prigionieri in fuga da un gulag in Siberia.
Il ritorno del regista Peter Weir ci regala un classico dei film di fuga, tratto però da una storia vera, descritta da un romanzo di Slamovir Rawicz. Nel 1940 si ritrovano deportati in un Gulag siberiano il polacco Januz,tradito dalla moglie sotto tortura, l'americano Mr Smith, il criminale russo Walka insieme a molti altri prigionieri.La vita nel campo di lavoro è durissima e i protagonisti cercano la via della fuga con l'idea di raggiungere la Mongolia costeggiando il lago Baikal. Sono moltissimi chilometri attraverso l'inverno siberiano. A loro si aggiunge qualche altro fuggiasco e, più tardi, anche una ragazza polacca. Il viaggio è disperato, tra fame, freddo, sete, ostacoli naturali e li porterà molto più in là della meta prevista, i più fortunati arriveranno in India dove finalmente saranno al sicuro. Lo spirito del film sta nel cameratismo, nel senso di responsabilità e di sacrificio del gruppo eterogeneo di disperati in fuga, nonostante ciascuno conservi per se, quasi fino all'ultimo, le proprie pene e i propri segreti.E' anche una prova della resistenza umana nelle condizioni più estreme quando è sorretta dalla speranza ( o disperazione ). E la natura in quei luoghi è vermente matrigna, la lotta contro gli elementi è quotidiana, pochissimi i momenti di riposo o di quasi serenità.Un'avventura che conquista per la sua semplicità e il suo sottofondo di tragica realtà.

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