giovedì 29 aprile 2010

1 MAGGIO FESTA DEI LAVORATORI

Il primo maggio si celebra la festa internazionale dei lavoratori, una giornata in cui i lavoratori possano incontrarsi, confrontarsi, rivendicare le loro esigenze e necessità, una giornata in cui anche la Chiesa festeggia il mondo del lavoro dedicandola a San Giuseppe Artigiano. Le origini di questa festa risalgono all fine dell'800, quando la rivendicazione più sentita era quella di ridurre la giornata lavorativa ad 8 ore. Il motto era : 8 ore di lavoro, 8 di svago e 8 per dormire. I più agguerriti erano i lavoratori statunitensi che avevano ottenuto , nell'Illinois ,una legge che in teoria garantiva questo limite delle 8 ore ma in pratica poneva trroppi ostacoli all'applicazione. A Chicago ci fu una grande manifestazione dei lavoratori il primo maggio 1867, repressa nel sangue. Proprio in ricordo di questa giornata fu scelta, nella Seconda Internazionale a Parigi, la data del 1 maggio come festa di tutti i lavoratori e la prima celebrazione avvenne il 1 maggio 1890.
In Italia , durante il ventennio fascista la festa fu accorpata a quella del 21 aprile, Natale di Roma, perdendo così gran parte del suo significato e si tornò a celebrare il 1 maggio nel 1945, dopo la Liberazione. E da qualche anno, prorio per esaltare anche le caratteristiche di svago di questa festa, a Roma si tiene un grande concerto con personalità del mondo della musica e dello spettacolo.

martedì 27 aprile 2010

PARALLELO - IL PATTO DELL'ECLISSI


E' l'opera prima di una giovane scrittrice, Patricia Peytrignet Canovà,e tratta, come molti altri romanzi, dell'affascinante mondo dei vampiri, ora così di moda.Ma l'argomento è affrontato con una visione originale ,con un'inedita ipotesi sull'origine dei vampiri. Secondola Peytrignet non sono essere immortali o non morti, semplicemente discendono dal gruppo di uomini che, agli albori della civiltà, dopo la scoperta del fuoco preferirono continuare a cibarsi di carne cruda come avevano fatto fino a quel momento.L'umanità in quel periodo si divise allora in due gruppi, quelli che cominciarono a cuocere i cibi, a vivere di agricoltura in villagi stabili, definiti il popolo Luce , e quelli che si dedicarono alla caccia e al consumo della carne cruda degli animali uccisi,il popolo Ombra . I due gruppi convivevano pacificamente imparando gli uni dagli altri ma crescendo in modo diverso. I Notturni, infatti, pian piano si modificarono geneticamente, svilupparono i sensi e nuove capacità.Quando i membri dei due gruppi cominciarono a mescolarsi tra loro e a generare figli però tutto peggiorò, i nuovi nati, i Dampyr,risultarono essere creature metà umane e metà lupo, incontrollabili.Il popolo della Luce cercò di annientare quello dell'Ombra e di sterminare i Dampyr. La guerra tra i popoli fu conclusa con un patto, i due gruppi non dovevano mai più unirsi e i trasgressori sarebbero stati eliminati.Il popolo dell'Ombra continuò a vivere in un mondo parallelo al nostro, invisibili ma presenti.
Jasmine, la bella figlia del professor Monteleo, non sa di essere stata adottata e di essere in realtà un Dampyr a cui gli emissari di entrambi i popoli danno la caccia per eliminarla.Dovrà scoprireda sola la verità sulle sue origini e sulla misteriosa amnesia che ha cancellato i suoi ricordi ma non l'amore che ha nel cuore per un uomo sconosciuto simile a un fantasma.
La storia è avvincente e ha il pregio di essere ambientata in Italia,per cui è più familiare al lettore, con luoghi reali e facilmente riconoscibili, i personaggi sono ben caratterizzati, sembra quasi di vederli , la lettura scorre veloce con la curiosità di scoprire , insieme alla protagonista, se sarà possibile che i due mondi opposti di ombra e luce possano per una volta incontrarsi.

venerdì 23 aprile 2010

25 APRILE - DINO BUZZATI

Ecco, la guerra è finita.
Si è fatto silenzio sull'Europa.
E sui mari intorno ricominciano di notte
a navigare i lumi.
Dal letto dove sono disteso
posso finalmente guardare le stelle.
Come siamo felici.
A metà pranzo la mamma
si è messa improvvisamente a piangere per la gioia,
nessuno era capace di andare avanti a parlare.
Che da stasera la gente ricominci a essere buona ?
Spari di gioia per le vie, finestre accese a sterminìo,
tutti sono diventati pazzi,
ridono, si abbracciano,
i più duri tipi dicono strane parole dimenticate.
Felicità, su tutto il mondo è pace !
Infatti quante cose orribili passate per sempre.
Non udremo più misteriosi schianti nella notte
che gelano il sangue
e al rombo ansimante dei motori
le case non saranno mai più così immobili e nere.
Non arriveranno più piccoli biglietti colorati
con sentenze fatali.
Non più al davanzale per ore,mesi, anni
aspettando che lui ritorni.
Non più le Moire lanciate sul mondo
a prendere uno qua uno là senza preavviso,
e sentirle perennemente nell'aria, notte e dì,
capricciose tiranne.
Non più,non più, ecco tutto.
Dio come siamo felici.

martedì 20 aprile 2010

21 APRILE - NATALE DI ROMA

Il 21 aprile 2010 sarà il 2763°anniversario della fondazione di Roma, avvenuta il 21 aprile 753 a.c., data stabilita dallo storico Varrone basandosi sui calcoli astrologici di Lucio Taruzio. Su questa data si basa anche la cronologia degli avvenimenti del mondo romano ,Ab urbe condita cioè dalla fondazione della città.
Le origini della città eterna si perdono nel mito.Romolo, il fondatore, secondo la leggenda discendeva da Enea, approdato sulle rive laziali dopo la fuga da Troia in fiamme.Col suo gemello Remo era figlio del dio Marte e della vestale Rea Silvia.L'amore proibito dei due mitici protagonisti fu punito con la morte della madre e l'abbandono dei due neonati in una cesta nel Tevere. I bambini furono però salvati e nutriti da una lupa ( in realtà forse non era un animale ma una prostituta,una lupa ). In seguito i gemelli furono cresciuti dal pastore Faustolo e da sua moglie Acca Larenzia.Divenuti adulti decisero di fondare una città, chiedendo un auspicio agli dei. Romolo fu il favorito dalla sorte e fondò Roma e per questo litigò col fratello e l'uccise. Secondo gli studiosi però la città potrebbe avere origini etrusche e il nome Roma deriverebbe dall'etrusco Ruma.
Il Natale di Roma , che un tempo era festa nazionale, sarà festeggiato nella capitale con eventi, sfilate in costume e una spettacolare rievocazione in Piazza del Popolo, un suggestivo appuntamento per romani e turisti.

sabato 17 aprile 2010

LA FIERA DEL BARATTO E DELL'USATO


Questa del 17 e 18 aprile è la ventottesima edizione dell'evento organizzato da Bidonville, prima annualmente, ora 2 volte l'anno. La filosofia alla base di questa fiera è quella del riciclo, di dare nuova vita o nuova collocazione ad oggetti che non usiamo più, oltre che a favorire la ricerca dei collezionisti e degli appassionati. Nel percorso espositivo si alternano stand di antiquariato, modernariato, collezionismo, artigianato e, quest'anno, anche stand gastronomici di prodotti tipici campani. Tra gli espositori ci sono negozi specializzati, artigiani, anche di arte presepiale, ma , soprattutto, privati cittadini che colgono l'occasione di liberare soffitte, cantine, ripostigli. E' proprio tra gli stand dei privati che si può scatenare una vera e propria caccia al tesoro. Infatti, se gli amatori e i collezionisti puntano direttamente agli articoli preferiti, gli altri visitatori si divertono a curiosare, a rovistare, ritrovano oggetti della loro infanzia o adolescenza, riescono a scovare proprio quella maniglia o quella chiave che da anni mancava al loro cassettone, quel fumetto che mancava alla loro raccolta, il loro disco preferito che era andato distrutto. C'è di tutto, libri, dischi, capi di vestiario, elettrodomestici, bambole, monete, stampe, monili , giochi di società, cartoline ecc. Ma non tutto è antico o usato, ci sono stand di gioielli e bijoux artigianali, di teleria per la casa ricamata a mano, oggettistica decorata con la tecnica del decoupage,quadri dipinti con varie tecniche, tutto un mondo da scoprire passando un paio d'ore rilassanti e divertenti. E per i bambini ci sono i laboratori di creatività dove possono imparare a creare giochi usando materiali da imballaggio o riciclato.

giovedì 15 aprile 2010

RAIMONDO VIANELLO , UN AFFETTUOSO RICORDO


Se mi guardo indietro non ho pentimenti.
Dovessi ricominciare,farei esattamente
tutto quello che ho fatto. Tutto.
Mi risposerei anche.
Con un'altra, naturalmente.
Raimondo Vianello

domenica 11 aprile 2010

APRILE DOLCE DORMIRE

In aprile la natura è nel suo pieno risveglio, gli animali riemergono al letargo, i rami degli alberi si caricano di gemme, gli uccelli cominciano a preparare il nido, perchè allora per gli umani, in questo ribollire di vita del mondo animale e vegetale, dovrebbero sentire il bisogno di riposare di più, come recita il famoso proverbio ? I detti popolari, si sa, attingono a una saggezza antica e hanno sempre un fondo di verità. E questa volta abbiamo anche una conferma scientifica della validità di questa massima. Proprio perchè il corpo umano deve regolare il suo orologio biologico interno ai nuovi ritmi della primavera, alle aumentate ore di luce, a questo risveglio generale dell'ambiente,cerca di proteggersi col riposo. Per questo, a dispetto dell'entusiasmo che proviamo nel poter finalmente dimenticare i disagi dei rigori invernali e di poterci rituffare in attività all'aperto, ci sentiamo fisicamente spossati e apatici, facciamo più fatica del solito ad alzarci al mattino e ci sentiamo stranamente stanchi la sera. Pochi giorni però e tutto tornerà a posto e godremo anche noi dei vantaggi della primavera. Ma occhio, anche se non esiste un proverbio al riguardo, gli stessi piccoli disagi si ripresenteranno in autunno !

martedì 6 aprile 2010

PICCOLI RUMORI MOLTO MOLESTI

Che l'inquinamento acustico è uno dei mali del nostro tempo lo sappiamo tutti.Ogni giorno veniamo bombardati da decibel e decibel di ogni genere di rumore , capaci non solo di infastidirci ma anche di attentare al nostro udito.Rumori che ci fanno sobbalzare, ci impauriscono, ci stressano, ci fanno perdere la concentrazione. Eppure non sono i forti rumori quotidiani a innervosirci di più, ma quei piccoli, molesti rumorini capaci di rovinarci la giornata o di farci perdere il sonno. Ad esempio, un furioso temporale ci può spaventare per il fragore dei tuoni, ma quello che ci fa saltare i nervi è il cadenzato, lieve rumore della goccia che cade dal rubinetto, che nel silenzio della notte si amplifica, che rimbomba nella nostra testa spingendoci ad alzarci dal letto e tentare di tutto per fermare la tortura. Oppure il rumore sgradevole di chi mastica accanto a noi un chewing gum ( e magari fa anche i palloncini facendoli scoppiare platealmente ! ) o di chi mangia una caramella di quelle dure, da sciogliere in bocca, sbatacchiandola contro i denti, il gorgoglio di chi sorbisce una bevanda con lunghi sorsi che ci sembra quasi di veder scendere in gola, il ticchettio dei tasti di chi smanetta col telefonino inviando messaggi o scorrendo quelli ricevuti. E che dire poi del famigerato stridio del gesso sulla lavagna o dello scricchiolio di certe scarpe nuove, del ronzio inquietante del trapano del dentista, del sibilo vampiresco delle zanzare che ci girano intorno mentre cerchiamo disperatamente di individuarle per non servire loro da pasto, del ticchettio delle sveglie che c'incalza con lo spauracchio del tempo che passa. In fin dei conti è vero che la vita è fatta di piccole cose, piccoli avvenimenti che possono farci felici ma anche piccoli rumori che mettono a dura prova la nostra sopportazione !

sabato 3 aprile 2010

DALL'UOVO DI PASQUA - GIANNI RODARI


Dall'uovo di Pasqua
è uscito un pulcino
di gesso arancione
col becco turchino.
Ha detto " Vado,
mi metto in viaggio
e porto a tutti
un grande messaggio ".
E volteggiando
di qua e di là
attraversando
paesi e città
ha scritto sui muri,
nel cielo e per terra :
" Viva la pace,
abbasso la guerra ".
GIANNI RODARI