venerdì 24 luglio 2009

COME MANTENERE LA TINTARELLA

Ormai ci siamo, molti sono già al mare, altri ci andranno tra poco, moltissimi hanno approfittato del bel tempo per qualche gita mordi e fuggi. L'obiettivo è lo stesso : una bella abbronzatura durevole e dorata.Ma ci sono alcune regole da seguire per acquistare e mantenere una bella tintarella. Innanzitutto bisogna sapere che le cellule dell'epidermide si rinnovano ogni 28 giorni circa, quindi dopo un mese comunque l'abbronzatura inizia a sbiadire. Prima di esporci al sole quindi è bene rinovare noi stessi la pelle, con lo scrub che elimina le cellule morte. Ce ne sono di tanti tipi in commercio, adatti a tutti i tipi di pelle, chi ha la pelle più sensibile ne può fare uno a settimana, gli altri anche due, così partiremo già con la pelle rinnovata. Arrivati al mare, assolutamente vietato non mettere le creme protettive , non è vero che rallentano l'abbronzatura, ma ci proteggono da bruciature ed eritemi che ci farebbero poi spellare e abbronzarci a chiazze o addirittura ci impedirebbero di esporci al sole. Quindi abbondiamo con le creme, rimettiamole dopo ogni tuffo e sul viso usiamo protezioni molto alte altrimenti ci ritroveremo la pelle incartapecorita.Anche se il viso risulterà un pò più pallido, non importa, è il nostro biglietto da visitae dobbiamo preservarlo da rughe e macchie. Tanto possiamo truccarlo come vogliamo con le terre abbronzanti e regalargli proprio la sfumatura che desideriamo, anche con pagliuzze luccicanti se ci piace. Quando siamo in spiaggia è meglio non stendersi al sole come lucertole ma piuttosto passeggiare per ottenere un'abbronzatura più uniforme. Quando torniamo a casa o in albergo facciamo una doccia tiepida con detergenti delicati, tipo qulli che non lavano via l'abbronzatura. Importante poi per asciugarsi usare l'accappatoio avvolgendosi dentro senza strofinare. Mentre ci asciughiamo i capelli o sciacquiamo i costumi ci asciugheremo naturalmente. E' il momento del doposole, da applicare sulla pelle asciutta. E' molto più idratante e lenitivo delle normali creme corpo e lo dobbiamo usare anche dopo le vacanze. Con questi accorgimenti l'abbronzatura si manterrà splendente per molto più tempo, ma arriverà anche il momento che comincerà a sbiadire per il naturale turn over delle cellule. Allora non esitiamo e non teniamoci ostinatamente la pelle a chiazze. Facciamo di nuovo lo scrub, usando un prodotto molto cremoso che porterà via solo le cellule morte superficiali ma non tutta l'abbronzatura.Ultimo avvertimento , mai usare i prodotti solari avanzati dall'anno precedente, nel migliore dei casi possono risultare inefficaci, nel peggiore provocare allergie. Buona tintarella a tutti !

mercoledì 22 luglio 2009

HARRY POTTER E IL PRINCIPE MEZZOSANGUE

La trama :

Inquietanti incidenti minacciano il mondo dei maghi e quello dei babbani. Drako Malfoy è incaricato da Voldemort di uccidere Silente e il professor Piton promette il suo appoggio.A Hogwarts si intrecciano amori adolescenziali e gelosie e Harry Potter trova un libro appartenuto ad uno sconosciuto principe mezzosangue ...

Eccoci arrivati al sesto episodio della saga di Harry Potter , attesissimo dai fan, diretto da David Yates. La storia si fa sempre più complicata e oscura, la minaccia di morte e terrore di Voldemort è sempre più incombente.
Il film però non è molto comprenisibile per chi non ha letto il libro , anche perchè parte dal presupposto che lo spettatore conosca gli episodi precedenti. La regia alterna scene spettacolari, veloci,mozzafiato a momenti più lenti, dedicati alle schermaglie amorose dei protagonisti, che risultano a volte un pò involontariamente comiche, tenuto conto anche che gli attori sono un pò più adulti dei personaggi che interpretano e non hanno più l'aria da teen agers richiesta dal ruolo. Comunque resta un bel film , godibile e a volte sorprendente, con bellissimi effetti speciali , carrellate velocissime e qulche scena che fa sobbalzare e quindi non è adatto agli spettatori più piccoli, facilmente impressionabili. L'episodio conclusivo della saga verrà diviso in due film e forse finalmente vedremo una pellicola aderente al romanzo.

domenica 19 luglio 2009

PALERMO, 19 LUGLIO 1982

Palermo, 19 luglio 1982, è domenica. Via D'Amelio. Una strage annunciata. Paolo Borsellino, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina. 6 nuove croci sul Calvario della Sicilia.
19 luglio 2009, è domenica, come 17 anni fa. Ancora non è stata fatta piena giustizia ,ancora tanti misteri aleggiano intorno a quella strage , ancora non sappiamo se dietro ci fosse solo Cosa Nostra. " devo fare in fretta, perchè adesso tocca a me " sono le parole di Paolo Borsellino dopo la morte dell'amico e collega Giovanni Falcone. Lui sapeva, sapeva che i loro destini erano intrecciati, che avevano smosso troppo le acque , che avevano oltrepassato il punto di non ritorno. Legati dallo stesso destino, uniti nella nostra memoria, chiediamo ancora " Perchè ? " e, soprattutto " Chi ? ".Non dimentichiamo, loro hanno lottato e si sono sacrificati anche per noi, per la Sicilia, per il Paese intero. Ci deve essere qualcuno che continui la loro opera, con il loro stesso coraggio.Ci deve essere per poter credere ancora nella giustizia e nella verità , qualunque essa sia, anche scandalosa e scomoda.

venerdì 17 luglio 2009

VERITA' O SUPERSTIZIONE ?

Venerdi 17, un giorno che spaventa molti, alcuni senza neanche sapere perchè, solo perchè è tradizione.Ma se in Italia è il 17 a portare sfortuna nei paesi anglosassoni è il 13, che invece per noi è un numero fortunato ( forse perchè legato al 13 al Totocalcio, sogno di ogni italiano prima della comparsa del Superenalotto ).Analizziamo un pò qualcuna delle superstizioni più conosciute, ognuna delle quali , vedremo, ha un sottofondo di verità o una spiegazione concreta. Il 17, che nella tombola napoletana significa la disgrazia, può trarre la sua cattiva fama sia dal fatto che nella Bibbia il diluvio universale inizia il 17 febbraio sia dall'anagramma delle cifre romane XVII , VIXI, cioè vissi, quindi non sono più in vita. Il numero 13 ha la stessa brutta fama del nostro 17, tanto che negli USA parecchi alberghi non hanno nè il tredicesimo piano nè la stanza numero 13.Si pensa che derivi dal fatto che all'ultima cena erano in 13 a tavola e si sà come finì (anche da noi si evita di pranzare in 13 a tavola e soprattutto di alzarsi per primi ).Anche rovesciare il sale o l'olio si dice porti sfortuna.La spiegazione è che nei tempi antichi erano alimenti molto preziosi ( dal sale deriva il termine salario, cioè la paga degli operai proprio perchè il sale era utilizzato come moneta). Il sale era utilissimo sopratutto per conservare i cibi e anche l'olio potevano permetterselo solo i ricchi per questo era un peccato sciuparli. Anche la credenza che rompere uno specchio porta 7 anni di guai risale alla preziosità del materiale con cui erano fatti, non esistendo specchi di vetro, erano fatti d'argento per cui rompendoli si perdeva un capitale. Il numero 7 poi è solo un numero simbolico usato molto nell'antichità. E i gatti neri ? Si dice che portino sfortuna se ci attraversano la strada e molti tornano indietro e cambiano percorso quando li vedono o aspettano che passi prima qualcun'altro. I gatti neri sono collegati alle streghe, al diavolo per questo farebbero paura. Ma secondo un'altra spiegazione, i gatti neri venivano portati sulle navi dagli invasori Saraceni ed erano i primi a sbarcare quando arrivavano in un porto da saccheggiare per questo vederli era un annuncio di violenza e di morte. Passare sotto una scala ? Si sa che è pericoloso, soprattutto per le scale più antiche, non quelle sicure di oggi, quelle costruite artigianalmente e appoggiate solamente al muro che spesso crollavano investendo i malcapitati sottostanti.Se indaghiamo a fondo nei nostri gesti di superstizione o nelle credenze popolari troviamo una miniera d'informazioni utili a farci comprendere un pò meglio la vita nel passato.Non dobbiamo avere paura quindi, a tutto c'è una spiegazione.Ma intanto facciamo pure gli scongiuri, come si dice, non è vero ma ci credo !

mercoledì 15 luglio 2009

E L'UOMO BUSSO' ALLA LUNA ...


21 luglio 1969, chi c'era lo ricorda ancora con emozione , una lunga notte attaccati ai televisori in bianco e nero, la diretta di Tito Stagno, l'attesa, la curiosità e anche un pizzico di paura per qualcuno, paura che potesse materialzzarsi all'improvviso un mostro, un alieno, che la luna potesse esplodere al contatto con la navicella. poi il grido, " Sono atterrati ", le prime immagini, la curiosa andatura saltellante dei due astronauti ( sulla luna la forza di gravità è 1 sesto di quella terrestre ) la bandiera americana, la famosa frase di Armstrong quando mise piede sul satellite " Questo è un piccolo passo per un uomo, ma un grande balzo per l'umanità ". Qualcuno si affacciò a scrutare la luna per cercare di vedere la navicella spaziale, qualcuno rimase deluso, " Tutto qui ? ".Chi non ha potuto vivere quei momenti ha avuto certo occasione più volte di vederli nelle trasmissioni televisive,che anche quest'anno saranno numerose e precise. Ma certamente si sono persi uno di quelle occasioni di cui si è orgogliosi di dire " Io c'ero ".
L'Apollo 11, l'astronave protagonista di questa missione aveva a bordo tre astronauti : Neil Armstrong, Buzz Aldrin, Michael Collins, ma solo Armstrong e Aldrin ebbero il privilegio di poter ammarare nel Mare delle Tranquillità con l'Eagle, Collins rimase in orbita a bordo dell'astronave madre Columbia. Dalla missione furono riportati campioni di polvere e sassi lunari e anche non poche polemiche : c'è chi ancora oggi sostiene che l'uomo non è arrivato mai sulla luna e che le immagini trasmesse sono un falso costruito in laboratorio come nel film Capricorn one, e forse si è scoperto che almeno qualcuna di quelle immagini è davvero falsa. Dopo 8 giorni l'astronave ammarò nell'Oceano Pacifico, riportando sulla terra i tre eroi che avevano sfidato l'astro degli innamorati, che avevano tolto un pò di poesia alle nostre notti ma che avevano anche posto una pietra miliare nella storia delle esplorazioni spaziali. Oggi che gli obiettivi degli scienziati sono volti ad altre esplorazioni, ad altri pianeti, ricordiamo ancora con nostalgia quella notte magica che ci ha fatti sentire tutti orgogliosi di appartenere al genere umano.

lunedì 13 luglio 2009

14 LUGLIO 1789

14 luglio 1789, una data che si ricorda facilmente, proprio per quei numeri messi in fila. La festa nazionale francese, la Presa della Bastiglia. Quand'ero piccola pensavo che fosse la Presa della Pastiglia. Non è che pensavo a qualcuno che avesse preso una pillola, avevo capito che si trattava di un edificio ma me lo immaginavo tutto rosa, come una enorme pastiglia da sgretolare . Poi andando a scuola ho capito cos'era veramente, cosa era successo, e man mano che con l'avanzare degli studi si approfondiva l'argomento ho imparato tutta la storia della Rivoluzione Francese, della lotta del popolo contro nobiltà e clero che lo affamava, di Robespierre, della ghigliottina , di Maria Antonietta. E non mi è mai riuscito di detestare questo personaggio, mi dispiaceva che fosse stata imprigionata e decapitata, avrei voluto che fosse riuscita a fuggire con la sua famiglia per poter vivere tranquillamente la sua vita. Anche perchè tante cose che si sono dette su di lei sono solo falsi storici, gossip, come la famosa battuta delle brioche. Nella realtà non era la frivola regina che pensava solo a divertirsi e a sperperare il denaro dello stato in feste e gioielli, era piuttosto una donna molto sola, circondata da una corte ipocrita e interessata, strappata giovanissima alla sua famiglia per andar sposa a un uomo che neanche conosceva, considerata in Francia sempre come una straniera, l'Austriaca.Poi è venuta Lady Oscar, l'eroina dei cartoni animati che a lungo ha combattuto per proteggere la regina, innamorandosi anche dello stesso uomo, il conte Fersen e che , alla fine della sua breve vita, si è schierata al fianco del popolo, moredo proprio il giorno della presa della Bastiglia. E poi film, documentari , anche un bellissimo balletto di danza contemporanea, La vedova Capeto, ( come veniva chiamata Maria antonietta in carcere prima dell'esecuzione). E così ora conosco come tutti la soria di questa festa nazionale , celebrata in Francia con grande spirito patriottico, con feste, parate, fuochi d'artificio.Ma mi rimane la tristezza per la fine della famiglia reale e di tanti nobili, giustiziati sull'onda della ribellione popolare. Sono sicura che a quel tempo, anche se per estrazione sociale avrei fatto parte del popolo, avrei tifato per Maria Antonietta.

sabato 11 luglio 2009

L'ISOLA DELLE ROSE , STORIA DI UN'UTOPIA

E' il primo maggio 1968, l'ingegnere bolognese Giorgio Rosa fonda una repubblica indipendente su una piattaforma al largo delle coste di Rimini fuori dalle acque territoriali italiane. E' L'Isola delle Rose , ha come lingua ufficiale l'esperanto e anche un suo francobollo con 3 rose rosse, ormai una rarità ambita dai filatelici. Da anni coltivava questo sogno e, finalmente , nel 1967 , la piattaforma fu aperta al pubblico. L'evento suscitò subito grande scalpore e curiosità. Gli albergatori organizzavano gite in barca per girare intorno alla piattaforma, i turisti compravano i francobolli, se ne occupò anche la stampa straniera. Ma lo stato italiano non poteva accettare che appena al largo delle coste italiane si fosse autoproclmata questa singolare repubblica e temeva anche che alle spalle ci fosse una potenza straniera. Per questo agì con durezza, l'isola artificiale fu dapprima circondata dalla Marina Militare e poi fatta saltare in aria il 25 febbraio 1969. Ma la storia di quest'isola che non c'è non è andata mai perduta e ha ispirato opere teatrali, un'installazione nel Museo di Vancouver, canzoni hip hop e perfino un numero speciale di Martin Mystere. La Cinematica, dopo mesi di ricerche ha realizzato quest'anno un documentario per ricordare l'avvenimento : Insulo de la rozoj-la libertà fa paura ( Insulo de la Rozoj è il nome in esperanto dell'isola ) e propio in concomitanza con l'uscita del documentario, sono stati ritrovati in questi giorni dei resti della piattaforma. Riemerge dopo 40 anni l'Isola delle Rose e con essa un sogno durato pochi giorni di un mondo diverso.

giovedì 9 luglio 2009

MESTIERI CHE SCOMPAONO : LA VECCHIETTA DELLE CARAMELLE

Forse oggi ce n'è ancora qualcuna, ma fino a qualche anno fa ce n'erano almeno due o tre in ogni quartiere di Napoli : la vecchietta delle caramelle. Donne anziane, per lo più vedove , che arrotondavano la pensione e tenevano a bada la solitudine con questo micro commercio fondamentale per l'economia del vicolo. Perennemente affacciate al loro " basso ", davanti al banchetto delle meraviglie. La tv sempre sintonizzata, a seconda delle epoche su telenovelas, televendite, tv private. Dietro di loro s'intravvedeva una camera piccola e pulitissima, sul letto una sfarzosa bambola dal vestito di trine, quelle che vendevano solo alla Festa di S.Gennaro, una credenza ornata con cartoline di figli e nipoti magari emigrati, la gondola veeziana sul comò, profumo di buon cibo sempre in fase di cottura. E sul banchetto tutto quello che un bambino poteva desiderare : caramelle "melacche" di marche sconosciute, formaggini di surrogato di ciccolato da spremere in bocca, rotelle di liquerizia. Bustine di calciatori, ma non quelle ufficiali della Panini, con figurine a forma di dollaro , introvabili sul mercato normale, le palline di plastica con le immagini dei ciclisti, blister con piccoli accessori per le bambole, pistole di latta che funzionavano con i "fulminanti " cioè rotelle di carta rossa con piccole imbottiture di polvere pirica , che immancabilmente sprizzavano scintille quando le usavi. Invano le mamme cercavano di convincere i figli a tirar dritto, magari promettendogli una sosta in un negozio tradizionale, tutti volevano fermarsi lì a frugare fra quei piccoli umili tesori. A Carnevale vendevano coriandoli, stelle filanti e mascherine di cartone, , sempre le stesse, la damina , la fata, l'indiano, il cow boy, in realtà piccoli capolavori oggi introvabili. A Capodanno c'erano le stelline di polvere pirica e piccoli botti rossi e verdi che da soli erano innocui ma che i ragazzi inevitabilmente tendevano ad accendere tutti insieme , magari sotto una lattina di pelati da far schizzare in aria. Il 2 novembre era il turno del salvadanaio per i morti, scatolette di cartone ricoperte di carta velina che i bambini facevano girare fra i parenti per un obolo "obbligatorio". Ma la vecchietta serviva a tutta la famiglia in caso di emergenza, un negozio sempre apero dove potevi trovare a qualsiasi ora un pezzo di sapone da bucato, ago e filo, mollettine per i capelli, candeggina, una bottiglietta di gazzosa per allungare il vino, calze, elastici, a volte sigrette di contrabbando, penne e quaderni, lamette da barba,e tanto altro ancora che magicamente compariva da sotto il banchetto e tu ti chiedevi se la rifornissero di notte gli angeli, perchè tu la vedevi tutto il giorno seduta là, , immobile al suo posto, un orecchio alla televisione e l'altro alla comare di turno che le passava l'ultimo pettegolezzo. Ora queste figure legendarie sono state sostituite dai negozi " Tutto a 50 centesimi ", zeppi di merce cinese , dove trovi veramente di tutto ma che non hanno la poesia di quei negozietti improvvisati dove trovavi oltre alla merce chiacchiere e umanità.

martedì 7 luglio 2009

PINOCCHIO,IL BURATTINO PIU' FAMOSO DEL MONDO


128 anni fa veniva pubblicato per la prima volta, a puntate, il romanzo Le avventure di Pinocchio, su Il giornale dei bambini. Da allora il libro di Collodi è diventto così famoso da essere il romanzo più letto e tradotto nel mondo,dopo la Bibbia. Per festeggiare l'anniversario anche Google ha dedicato il suo Logotipo al burattino diventato un'icona nell'immaginario collettivo , come Peter Pan. Certo i bamini di oggi conoscono Pinocchio soprattutto nella versione disneyana, col vestitino alla tirolese e l'aria tenera o nelle versioni a fumetti o a cartoni animati e si identificano con lui, commuovendosi quando si trasforma in bambino buono e ubbidiente. Ma in realtà il romanzo di Collodi non era propriamente dedicato ai bambini , tanto che alla fine delle avventure moriva. Il finale fu cambiato per rendere la storia adatta ai più piccoli, con la morale finale che essere buoni premia e col burattino che si trasforma in bambino. Il vero Pinocchio dunque è un personaggio trasgressivo, perdigiorno, in lotta col mondo degli adulti spesso cinici e crudeli. Le avventure di Pinocchio hanno dato vita a fumetti, sceneggiati televisivi, film ,oltre che a una miriade di gadget ancora oggi richiestissimi. Ricordiamo la versione televisiva di Comencini, con Manfredi e la Lollobrigida, molto commovente e il film di Benigni che ha interpretato lui stesso il burattino, restituendogli un pò del carattere originario. E in fondo questo personggio è molto amato perchè tutti siamo un pò Pinocchio a volte o vorremmo esserlo per vivere un pò più leggermente e con fantasia.

sabato 4 luglio 2009

ESTIVA- VINCENZO CARDARELLI


Distesa estate,
stagione dei densi climi
dei grandi mattini,
delle albe senza rumore
-ci si risveglia come in un acquario-
dei giorni identici, astrali,
stagione la meno dolente
d'oscuramento e di crisi,
felicità degli spazi,
nessuna promessa terrena
può dare pace al mio cuore
quanto la certezza di sole
che dal tuo cuore trabocca,
stagione estrema che cadi,
prostrata in riposi enormi;
dai oro ai più vasti sogni,
stagione che porti la luce
a distendere il tempo
di là dai confini del giorno,
e sembri mettere a volte
nell'ordine che procede
qualche cadenza dell'indugio eterno.
Vincenzo Cardarelli

mercoledì 1 luglio 2009

COME SOPRAVVIVERE AI SALDI E FARE QUALCHE BUON AFFARE

Ci siamo ! E' scattata l'ora x . Da questa settimana partono i saldi estivi e siamo tutti in fibrillazione, uomini e donne. I saldi estivi sono più concupiti di quelli invernali sia perchè costumi, top, magliettine costano meno di giubbotti, stivali, cappotti, sia perchè si ha la possibilità di rifarsi il guardaroba prima di partire per le vacanze e sfoggiare così capi nuovi e alla moda. Non voglio parlare dei consigli e suggerimenti tecnici che certamente tutti i giornali e le associazioni di consumtori proporranno in questi giorni. Parliamo proprio dei saldi, di cosa comprare e cosa evitare per fare buoni affari. Quando ci troviamo in un centro commerciale o in una via dello shopping alla parola Saldi ci si annebbia la vista, entriamo in trance e vogliamo comprare, comprare ad ogni costo, perchè tutto costa meno, potremmo trovare l'occasione del secolo, perchè comunque ne dobbiamo approfittare. Alt, fermiamoci. Prima operazione da fare , prima di uscire a caccia, è fare una lista di quello che ci serve veramente.Passiamo in rassegna il nostro guardaroba e vediamo cosa si deve sostituire, quale capo ci manca, quale accessorio può servire a dare un aria nuova ai nostri vestiti. Con una lista così non ci faremo distrarre da altre sirene. Se non vogliamo fare la lista, almeno indirizziamoci su capi che rispecchiano il nostro stile e su colori facilmente abbinabili. Va bene comprare un capo o due più estrosi, proprio perchè costano meno, ma evitiamo di riempire l'armadio con cose che non metteremo mai, o dai colori improbabili . Inoltre, controlliamo subito quello che abbiamo comprato per scoprire eventuali difetti, non seppelliamolo in fondo all'armadio ancora con tutto il sacchetto come facciamo in tempo di saldi col nostro bottino quotidiano, per nasconderlo ai familiari e tirarlo fuori al momento opportuno facendo finta di niente. A volte ritroviamo ben nascosti capi acquistati anche qualche anno prima, di cui ci eravamo proprio dimenticati. Cerchiamo di essere lungimiranti, prendiamo qualcosa in colori e fogge basic che potranno servirci anche l'anno prossimo.E per quanto riguarda i capi griffati, quelli che costano mezzo stipendio anche in saldi, facciamoci un esame di coscienza : se stravediamo per una certa borsa proprio perchè ci piace, allora è il momento di comprarla. Se vogliamo prenderla perchè frequentiamo una compagnia un pò snob e vogliamo per una volta adeguarci, non ne vale la pena : potremo sfoggiarla solo per poco, poi passerà di moda e loro ne compreranno una nuova. Allora conserviamo i soldi e prendiamo una della nuova collezione, costerà di più ma la metteremo per tutto l'autunno e l'inverno. Ultimo consiglio, usciamo coi soldi contati, così dovremo per forza fermrci a un certo punto. Che l'avventura abbia inizio !