mercoledì 29 gennaio 2014

CARRIE - LO SGUARDO DI SATANA

La trama : Carrie, una timida adolescente dotata di poteri di telecinesi, è vittima di bullismo da parte delle compagne più emancipate ma quando queste passeranno il segno si vendicherà in modo clamoroso.

Con un remake del film omonimo del '76, diretto da Brian De Palma, la regista Kimberly Pierce ripropone la vicenda narrata da Stephen King ambientandola ai giorni nostri, evidenziando ancor di più il fenomeno di crudele bullismo di cui è vittima la protagonista.
Carrie è una ragazzina timida e oppressa da una madre con manie religiose.Sua madre, in realtà , a modo suo cerca solo di proteggerla. Da adolescente è stata sedotta e abbandonata da un coetaneo, incinta di Carrie. Si è autoconvinta che sia stato tutto opera del demonio, tanto da essere tentata di sopprimere la bimba appena nata. Quando Carrie, crescendo, ha cominciato a mostrare i segni del suo stupefacente potere di telecinesi, la donna è diventata ancora più certa che la figlia fosse progenie di Satana, opprimendola con il suo fanatismo.
Un giorno la ragazza viene derisa e umiliata nello spogliatoio della scuola e la scena viene anche ripresa coi cellulari.Per questo motivo le compagne vengono punite nel modo più severo e terribile per un'adolescente americana, l'esclusione dal ballo di fine anno.Mentre una delle ragazze comprende quanto male hanno fatto a quella ragazzina, cercando di rimediare facendola invitare al ballo dal suo fidanzato, le altre, vogliono vendicarsi e mettere ancora più in ridicolo l'impacciata Carrie. L'orrendo scherzo perpretato ai danni di Carrie scatenerà i suoi poteri e quasi nessuno avrà scampo alla sua furia distruttiva.
Proprio l'ambientazione attuale , con il contorno delle nuove tecnologie che in pochi istanti riescono a far condividere foto e video ad una platea vastissima, mette il dito sulla piaga del bullismo scolastico
che non è solo appannaggio degli adolescenti maschi e che, anzi, tra le ragazze serpeggia in modo più sottile e crudele, con l'esclusione dai gruppi " che contano " , con le prese in giro, le mortificazioni che abbassano ancor di più l'autostima delle vittime.Carrie era il soggetto perfetto da essere emarginato e deriso, anche a causa della sua tragica situazione familiare. Ma alla fine anche i buoni reagiscono e lo possono fare in modo clamoroso ed esplosivo.O soccombono, come purtroppo spesso è capitato nella realtà.E' compito degli adulti, soprattutto nell'ambito scolastico, vigilare e intervenire con decisione per evitare questi soprusi che possono segnare per sempre la vita di un ragazzo.

martedì 21 gennaio 2014

ANGRY GAMES - LA RAGAZZA CON L'UCCELLO DI FUOCO

La trama : una divertente parodia della famosa saga di Hunger Games.


Friedberg e Seltzer, dopo aver dissacrato la saga di Twilight non potevano lasciar perdere l'occasione di rielaborare in modo demenziale un' altra delle più amate saghe dei nostri tempi, quella degli Hunger games.E nel film si tratta proprio di giochi " per la fame" a dispetto del titolo italiano più malizioso.
Gli interpreti sono quasi tutti straordinariamente somiglianti ai protagonisti dell'opera originale e, sostanzialmente,la trama è la stessa.Ma infarcita, naturalmente, di trovate ironiche e demenziali, a partire dall'incursione di personaggi e situazioni provenienti da altre pellicole o saghe , come il mago di Oz, Harry Potter e Gandalf con i nani de lo Hobbit o il modo di lottare di Kantmiss derivato da quello di Sherlock Holmes. Non c'è quasi volgarità ma tanto divertimento e un pizzico di politicamente scorretto.
Più che denunciare l'oppressione di un regime dittatoriale come in Hunger Games, qui si rimarca piuttosto la spettacolarizzazione globalizzata degli eventi che attrae e ipnotizza non solo i ricchi cittadini della capitale ma anche gli abitanti dei distretti , ridotti alla fame, che sognano di vincere un cetriolo smangiucchiato ma non rinunciano a spiare i giochi presentati come una sorta di Grande Fratello sanguinario.Un finale sorprendente e una piccola galleria di svarioni e " dietro le quinte " completano la pellicola che non dispiacerà nemmeno ai più accaniti fan della saga.

venerdì 17 gennaio 2014

17 GENNAIO - GIORNATA NAZIONALE DEI DIALETTI E DELLE LINGUE LOCALI

Secondo le stime dell'Unione Nazionale delle Pro Loco, che ha istituito questa giornata, ogni anno scompaiono circa 25 dialetti o lingue locali e con esse se ne vanno un pezzetto di storia e cultura inestimabile. Perfino l'Aramaico, la lingua parlata da Gesù, sarebbe a rischio.In molti casi si tratta di dialetti parlati da piccole comunità in territori molto circoscritti , dove ormai solo gli anziani custodiscono gli antichi idiomi, ma anche i dialetti più popolari si sono ormai annacquati e molti termini particolari sono andati perduti.Eppure i dialetti locali conservano, stratificata , la storia di quella terra. Si pensi al dialetto napoletano che porta tracce di tutte le dominazioni subite da questo popolo.Ancora oggi si usano parole derivate dal francese, come " butteglia ", da bouteille, bottiglia, dallo spagnolo, come " abbuscare " da buscar, guadagnare e perfino dall'arabo e dall'inglese.Il processo di alfabetizzazione del nostro paese, necessario per avere una lingua unica e comprensibile su tutto il territoriio ha portato alla fine all'azzeramento delle parlate locali e, ormai , ci sarebbe bisogno di un'operazione inversa, con lo studio nelle scuole delle antiche lingue locali.C'è addirittura chi profetizza, per il futuro, la sopravvivenza mondiale di sole tre lingue, cinese, inglese e spagnolo. Paradossalmente il latino, una lingua morta, non rischia l'estinzione perchè continua ad essere studiata in quasi tutte le scuole superiori ed è la lingua ufficiale del Vaticano ( perfino i bancomat sono in latino nella Città del Vaticano ).
Per salvaguardare queste preziose fonti di antica cultura occorre proporre iniziative concrete, anche in forma di concorsi a tema, ricerche, seminari.La globalizzazione è molto importane, ci rende cittadini del mondo ma non dobbiamo dimenticare le nostre origini e il nostro modo di esprimerci.

lunedì 13 gennaio 2014

SPLENDORE - MARGARET MAZZANTINI

La trama : Guido e Costantino hanno caratteri ed estrazione sociale molto diversi.Ma si amano.Con la sofferenza e i sensi di colpa tipici della loro generazione.

Splendore è la storia di un amore.Un amore negato, tormentato, proibito.Perchè i protagonisti sono due uomini e vivono con sofferenza la loro omosessualità, appartengono ancora ad una generazione che considera il sentimento tra due persone dello stesso sesso come un tabù.E loro cercano di sfuggire a questo amore, poi lo rincorrono, cercano di soffocarlo con relazioni " normali", con il matrimonio e coi figli e poi lo risvegliano, cercando di ritrovare quello splendore che solo la giovinezza, ignara e spensierata, può avere.
Guido e Costantino sono molto diversi tra loro. Il primo proviene da una famiglia borghese e anaffettiva. I genitori sono troppo presi dal lavoro per occuparsi di lui, che trascorre un'infanzia solitaria senza amici e senza giochi.Il secondo è il figlio del portiere, abita nel sottoscala umido e buio , anche lui è un tipo solitario ma comunque ha una vita sociale più normale. Da ragazzini non si frequentano ma si spiano da lontano e , forse, ciascuno invidia l'altro. Poi finiscono per frequentare insieme il Liceo e qui, complice una gita scolastica in Grecia, viene gettato il seme dell loro amore.Ma per lungo tempo non vogliono arrendersi all'evidenza. Quando finalmente si abbandoneranno l'uno tra le braccia dell'altro sarà troppo tardi, prenderanno strade diverse, Costantino si sposerà e Guido andrà a vivere in Inghilterra dove intraprenderà una brillante carriera accademica e si sposerà anche lui.Si rincontreranno ancora, dopo molti anni, la passione riesploderà,ma li porterà anche ad un tragico epilogo.
La storia è narrata da uno dei protagonisti, il cerebrale Guido, che pensa, riflette, s'interroga sempre troppo e la scrittura della Mazzantini forse è troppo densa, appesantita dal carattere stesso del protagonista.Forse con meno elucubrazioni, con un tono più semplice il romanzo sarebbe risultato più fluido e " leggero ". Comunque ci mostra quanta sofferenza può causate un amore che , dai protagonisti stessi, è considerato proibito. Mentre un vero amore è sempre e soltanto un amore e va vissuto come tale, senza sensi di colpa o paura di peccare.

mercoledì 8 gennaio 2014

CAPITAN HARLOCK

La trama : A bordo dell'astronave Arcadia Capitan Harlock, misterioso pirata dello spazio, combatte contro la Società Gaia che ha reso inaccessibile la Terra, abbandonata dagli umani per sovraffollamento.

Il personaggio di Capitan Harlock proviene da un manga di Leiji Matsumoto ed è molto popolare anche in Italia grazie alla serie televisiva trasmessa alla fine degli anni '70.
Nei cartoni animati Harlock combatteva per la salvezza della Terra contro il pianeta Mazone che voleva invaderla ma, nello stesso tempo, era considerato dai governanti del nostro pianeta come un fuorilegge e doveva difendersi anche da loro.
Nel film d'animazione Harlock diventa un personaggio molto più ambiguo e misterioso.Solca lo spazio sulla sua astronave Arcadia con una piccola ciurma e ha a disposizione una inesauribile fonte di energia, creata da Mime, l'unica superstite dei Nibelunghi che ha votato la sua vita al pirata.Sembra addirittura che Harlock abbia più di 100 anni e che forse sia immortale.La sua lotta instancabile è contro la Gaia, una società che non ha reso più possibile agli umani il ritorno sulla Terra, dopo che si erano sparpagliati nello spazio in cerca di altri pianeti adatti alla vita. La Gaia vuole nascondere anche il vero aspetto della Terra, forse non più abitabile dopo le lunghe guerre contro i profughi terrestri.Ma forse anche Harlock ha avuto un ruolo sulle vicende che hanno reso la Terra arida e inospitale.
Nel film però i veri protagonisti sono due fratelli, Logan ed Ezra, che si trovano a combattere su due fronti opposti dopo che Logan, intrufolatosi tra l'equipaggio dell'Arcadia come spia, ha finito per l'abbracciare la causa del pirata, anche se misteriosa e oscura.
La realizzazione grafica è notevole, sembra di vedere persone reali e non disegni, l'atmosfera è cupa e, a volte, angosciosa ma non mancano le battaglie e i colpi di scena e l'opera non deluderà chi ancora ricorda la serie animata, anche se molto più colorata e avventurosa.

giovedì 2 gennaio 2014

L'ANNO NUOVO - GIANNI RODARI

Indovinami, indovino,
tu che leggi nel destino :
l'anno nuovo come sarà ?
Bello, brutto o metà e metà ?
Trovo stampato nei miei libroni
che avrà di certo quattro stagioni,
dodici mesi, ciascuno al suo posto,
un carnevale e un ferragosto,
e il giorno dopo il lunedì
sarà sempre un martedì.
Di più per ora
scritto non trovo
nel destino dell'anno nuovo :
per il resto anche quest'anno
sarà come gli uomini
lo faranno.

GIANNI RODARI