lunedì 23 dicembre 2013

UN FANTASTICO VIA VAI

La trama : per un equivoco Guido, bancario con moglie e figlie, viene cacciato di casa dalla consorte. Inizierà una breve convivenza con un gruppo di universitari che gioverà a tutti loro.

Da un esile pretesto nasce una commedia leggera, divertente, in puro stile Pieraccioni, che richiama al suo primo grande successo, I Laureati, di cui ricalca, con affetto una scena.
Guido è un bancario felicemente sposato con prole. Ma la sua vita segue irrimediabilmente il solito tran tran, comprese le uscite settimanali con i suoi più cari amici e colleghi. Ma un giorno la moglie trova un sexy toy sotto il sellino della moto e , credendo che Guido la tradisca, lo butta fuori di casa su due piedi. In attesa di chiarire l'equivoco il protagonista s'imbarca in una improbabile convivenza con un gruppo di studenti universitari. In fondo per lui è come un tuffo nel passato, una ventata d'aria fresca, la possibilità di essere almeno " giovanile ". Ma ben presto si ritrova a fare da fratello maggiore ai giovani coinquilini, tutti alle prese con problemi personali, elargendo consigli e indirizzandoli sulla giusta via. E, alla fine, regalerà loro anche un sogno, il suo sogno, che aspettava da anni di essere realizzato.
Quasi una favola, delicata, senza volgarità, un invito a non voler fare i giovani a tutti i costi ma anche a conservare dentro di sè la giovinezza del cuore, e a coltivare sempre i propri sogni.
Certo gli universitari di questo film sono belli e patinati, sembrano non soffrire dell'assillo del posto di lavoro e del guadagno per mantenersi agli studi, ma questo perchè non si tratta di un film verità ma un garbato racconto a lieto fine che, anche se non fa sghignazzare, fa sorridere anche con una punta di malinconia.

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