venerdì 17 gennaio 2014

17 GENNAIO - GIORNATA NAZIONALE DEI DIALETTI E DELLE LINGUE LOCALI

Secondo le stime dell'Unione Nazionale delle Pro Loco, che ha istituito questa giornata, ogni anno scompaiono circa 25 dialetti o lingue locali e con esse se ne vanno un pezzetto di storia e cultura inestimabile. Perfino l'Aramaico, la lingua parlata da Gesù, sarebbe a rischio.In molti casi si tratta di dialetti parlati da piccole comunità in territori molto circoscritti , dove ormai solo gli anziani custodiscono gli antichi idiomi, ma anche i dialetti più popolari si sono ormai annacquati e molti termini particolari sono andati perduti.Eppure i dialetti locali conservano, stratificata , la storia di quella terra. Si pensi al dialetto napoletano che porta tracce di tutte le dominazioni subite da questo popolo.Ancora oggi si usano parole derivate dal francese, come " butteglia ", da bouteille, bottiglia, dallo spagnolo, come " abbuscare " da buscar, guadagnare e perfino dall'arabo e dall'inglese.Il processo di alfabetizzazione del nostro paese, necessario per avere una lingua unica e comprensibile su tutto il territoriio ha portato alla fine all'azzeramento delle parlate locali e, ormai , ci sarebbe bisogno di un'operazione inversa, con lo studio nelle scuole delle antiche lingue locali.C'è addirittura chi profetizza, per il futuro, la sopravvivenza mondiale di sole tre lingue, cinese, inglese e spagnolo. Paradossalmente il latino, una lingua morta, non rischia l'estinzione perchè continua ad essere studiata in quasi tutte le scuole superiori ed è la lingua ufficiale del Vaticano ( perfino i bancomat sono in latino nella Città del Vaticano ).
Per salvaguardare queste preziose fonti di antica cultura occorre proporre iniziative concrete, anche in forma di concorsi a tema, ricerche, seminari.La globalizzazione è molto importane, ci rende cittadini del mondo ma non dobbiamo dimenticare le nostre origini e il nostro modo di esprimerci.

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