giovedì 2 ottobre 2014

LA NONNA - GIOVANNI PASCOLI

Tra tutti quei riccioli al vento,
tra tutti quei biondi corimbi,
sembrava, quel capo d'argento,
dicesse col tremito,bimbi,
si...piccoli,si...
E i bimbi cercavano in festa,
talora,con grido giulivo,
le tremule mani e la testa
che avevano solo di vivo
quel povero si.
Si,solo;sempre
dal canto del fuoco,
dall'umile trono;
si, per ogni scoppio di pianto,
per ogni preghiera: perdono,
si...voglio, si...si !
Si, pure al lettino del bimbo malato...
La Morte guardava,
La Morte presente in un nimbo...
La tremula testa dell'ava
diceva si ! si !
Si, sempre; si solo;
le notti lunghissime,altissime !
Nera moveva,ai lamenti interrotti,
la Morte da un angolo...
C'era quel tremulo si,
quel si, presso il letto...
E si, prese la nonna,
la prese,lasciandole vivere il bimbo.
Si tese quel capo in un brivido blando,
nell'ultimo si.
Giovanni Pascoli

Nel giorno della festa dei nonni questa figura di nonna tratteggiata con tanta delicatezza dal Pascoli, mi è sembrata il simbolo di tutti gli anziani, spesso lasciati in disparte, considerati un fastidio a causa delle loro debolezze e delle malattie eppure così pieni di amore purissimo, soprattutto verso i nipoti.
Mi commuove molto questa nonna, dal capo e dalle mani tremanti, forse per il morbo di Parkinson o forse solo per l'età avanzata, evidentemente non tenuta molto in considerazione dagli adulti della famiglia ma amata dai bambini, forse perchè la sentivano simile a loro,dolce, con quel tremito del capo che a loro doveva sembrare buffo.Ma la nonnina non era così svagata e assente come appariva agli occhi dei grandi, era tenace, decisa, tanto da tener testa alla Morte e a strapparle quel bimbo offrendo se stessa in cambio.Quel si tremante ha saputo incatenate la Morte e le tenebre, un si fatto solo di amore incondizionato, senza riserve.

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