venerdì 28 gennaio 2011

QUALUNQUEMENTE


La trama :Cetto Laqualunque torna dal Sud America al suo paesino calabro dove per anni ha spadroneggiato tra abusi edilizi e evasione fiscale e scopre che ormai anche lì spira un vento di legalità.Per contrastarlo non gli resta che candidarsi sindaco.

Sembra un film furbescamente confezionato per cavalcare l'onda del momento ma in realtà il personaggio di Cetto Laqualunque è precedente al clima politico attuale, protagonista da tempo di scketch satirici e ora trasferito in una storia di più ampio respiro. Ed è ispirato a figure del sottobosco politico e imprenditoriale di piccola caratura piuttosto che a personaggi di più alto livello politico.
Perchè a lui la politica non interessa per niente, per lui conta solo il tornaconto personale e la popolarità nell'ambito locale.
E' un personaggio che non ispira nessuna simpatia tanto è gretto, sleale, amorale, una bella sfida per un attore e Albanese non cerca in nessun modo di accattivarsi le simpatie del pubblico, Laqualunque è una vera carogna e lui lo rappresenta così e anche se ci sono molte battute che scatenano ilarità non vuole affatto renderlo comico o in qualche modo gradevole.
A stemperare il tutto c'è solo l'atmosfera volutamente cafona, sovraccarica di colori, da Luna Park di paese, tanto per ricordarci che si tratta comunque di una storia di fantasia ( ma non troppo ). Accanto ad Albanese c'è Sergio Rubini che interpreta un altro personaggio sopra le righe, il finto guru della comunicazione mediatica, che comunque alla fine riuscirà a gabbare il protagonista e a fare un pò del bene.
Un film per ridere ma soprattutto per riflettere perchè personaggi come Laqualunque esistono ancora, magari meno pacchiani, più subdoli , che cercano di fondare un proprio impero personale attraverso la corruzione e l'intimidazione.

4 commenti:

  1. Ottima recensione! :-)

    Il film l'ho visto l'altra sera e devo dire che mi aspettavo di più. Adoro Albanese e l'ho apprezzato tantissimo in film quali "Uomo d'acqua dolce" e "La fame e la sete"; Il problema, ormai, dei film di Albanese è che ci siamo abituati ai suoi personaggi; e questo non gioca molto a suo favore in quanto sembra che la vis comica ne resti danneggiata. Per non parlare dei tormentoni: Io francamente ne sono esausto!

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  2. Anch'io mi aspettavo di più, ma come hai notato anche tu il tema non era libero, il film è stato cucito sul personaggio e non poteva avere una grande evoluzione

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  3. Il film mi ha un po' deluso. Portare al cinema un personaggio televisivo i cui "tempi" sono quelli delle gag di pochi minuti non era del resto semplice.

    Fa riflettere il tono sarcastico con cui vengono affrontate certe tematiche... sembra vero -come dichiarato da Albanese- che alla fine Laqualunque è un moderato nell'Italia politica attuale

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  4. Eh già, la realtà supera la fantasia ! E comunque si nota che il personaggio era ispirato a realtà politiche e territoriali diverse da quelle odierne ed è un pesce piccolo rispetto ai protagonisti principali della politica.

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