lunedì 11 luglio 2011

CARTA BIANCA - JEFFERY DEAVER


La trama : Una nuova avventura di 007 che lo porterà ai quattro angoli del mondo inseguendo un nemico che ha particolari tendenze necrofile.

Anche Jeffery Deaver, maestro indiscusso del thriller, si aggiunge alla schiera di autori che hanno continuato le gesta di 007 dopo la morte del suo creatore Ian Fleming.
Certamente un'impresa non facile perchè Deaver ha dovuto imbrigliare la sua creatività tendente al noir per rispettare lo stile e le caratteristiche attrbuiti a Bond da Fleming.
Non troveremo un Bond invecchiato, è come se fosse nato adesso, nella nostra epoca. Ci sono sempre il suo capo, la segretaria Moneypenny, la sezione dove si creano gli incredibili gadget di cui sono riforniti gli agenti segreti, ma anche questi sono moderni , Bond usa una versione modificata dell'iPhone in grado di mandare messaggi criptati e di riconoscere le impronte digitali.
Ci sono sempre le descrizioni di abiti, automobili, pranzi, cocktail ( che a volte rendono un pò demodè l'atmosfera ), ma non mancano l'azione, le belle donne e il cattivone di turno, con la sua inusuale mania, come da copione.
Ma Deaver riesce lo stesso a metterci del suo, a rendere, dove possibile, l'azione più frenetica , soprattutto nel finale dove può abbandonarsi ai suoi magistrali colpi di scena a cui ci ha abituato nei suoi romanzi.
Un'opera forse un pò troppo corposa ma godibilissima, adatta anche a una versione cinematografica che magari le donerebbe un ritmo più accelerato.

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