mercoledì 24 giugno 2009

I NUOVI POVERI , I VERI POVERI

Ieri ho visto una vecchietta rovistare in un cassonetto della spazzatura.Ho pensato che cercasse qualche abito usato, qualche oggetto che qualcuno aveva buttato via. Invece ha estratto un pezzo di pane e , guardandosi furtiva intorno, l'ha infilato in una busta di plastica. Sono rimasta agghiacciata, il primo impulso è stato di avvicinarla, di chiederle se la serviva qualcosa, ma poi ho pensato che l'avrei umiliata, l'avrei messa in imbarazzo. Mi sono sentita impotente. Avevo già visto in tv immagini di persone, per lo più anziani, che dopo la chiusura dei mercatini rionali andavano a scegliere tra i rifiuti qualcosa di ancora buono da mangiare. E questo succede non solo nelle città più povere ma dappertutto. Sono questi i veri poveri, che non urlano, non protestano, non mendicano.Si nascondono perchè si vergognano della loro indigenza. Vivono di pane e medicine, tra poco non vedranno neanche più la tv perchè non hanno i soldi per comprarsi un decoder o un nuovo televisore. Gente che nessun governo e nessuna associazione potrà aiutare perchè non chiedono, non manifestano, sono come invisibili. Magari li aiuta in qualche modo la gente del quartiere dove abitano, ma con discrezione.Chi manifesta, chi sciopera, chi si fa sentire prima o poi viene ascoltato.Ma questi prigionieri della povertà e del silenzio rimangono ai margini, dimenticati. Dovrebbero creare un Ministero apposito, per scovare ad uno ad uno questi veri poveri poveri senza voce, creare delle ronde non per scoraggiare i delinquenti ma per setacciare le città in cerca degli indigenti. Sembra la solita considerazione retorica, c'è chi butta via i soldi e chi non ha da mangiare, ma vederlo davvero, vedere una vecchietta cercare il pane tra i rifiuti ti rimane così impresso che hai urgenza di fare qualcosa, di dirlo a qualcuno, di gridare al suo posto. Cominciamo a cercarli noi questi veri poveri, ad aiutarli senza farglielo capire.Prima che scompaiano davvero , ad uno ad uno.

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