Dopo pochi giorni dalla sua comparsa in libreria era già in testa alle classifiche di vendita. E' il quarto romanzo di Giorgio Faletti, scritto , come i precedenti, in uno stile avvincente e scorrevole. Un uomo ha minato numerosi edifici di New York e si propone di farli saltare in aria ad uno ad uno.La polizia lotta contro il tempo per scoprire la sua identità e fermarlo prima che faccia saltare in aria mezza città.
Anche in questo romanzo Faletti dimostra la sua straordinaria capacità di riunire insieme tutti gli stereotipi dei thriller e dei film polizieschi per creare una trama in cui i personaggi sono fortemente caratterizzati e quindi facilmente classificabili dal lettore.C'è la poliziotta determinata, bella senza sapere di esserlo, con alle spalle una difficile situazione familiare , amante della velocità ( non ricorda un pò Amelia Sachs, personaggio di molti romanzi di Jeffery Deaver ? ), c'è il giornalista sulla via dell'autodistruzione per punirsi degli errori passati ( ma potrebbe essere indifferentemente un poliziotto, una guardia del corpo un avvocato ), ma che poi riesce a trovare dentro di sè il coraggio per il riscatto,c'è il sacerdote dalla salda fede in Dio che dedica la sua vita al recupero dei giovani, fidando nel suo carisma e nella Provvidenza che dovrà venire a patti con la sua coscienza e coi limiti imposti dal suo ministero(anche questo un personaggio tipico di tanti film e opere letterarie).Anche i personaggi minori hanno caratteristiche universali : il capo della polizia che per il bene dei cittadini è disposto a scavalcare i regolamenti, lo spacciatore e ladro che si muove nel sottobosco dell'illegalità, la ragazzina caduta nella spirale della droga e della prostituzione che riesce a reagire per riprendersi la propria vita, il portiere dal cuore d'oro che sa riconoscere i galantuomini a dispetto delle apparenze, il padre severo e autoritario che, sotto sotto, non ha mai smesso di amare suo figlio. Un romanzo che sembra scritto apposta per essere tradotto in film, che si legge e , contemporaneamente, si riesce quasi a vedere come su uno schermo ( c'è da sperare, però, che se ne tragga un film con attori internazionali, non una delle solite fiction all'italiana ). La sorpresa finale, però , è un pò simile a quella del primo romanzo di Faletti, Io uccido.Ma non svelerò più niente, godetevi questo thriller , magari immaginandovi i protagonisti. Ne vale la pena.
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