mercoledì 15 dicembre 2010

IL BUON GESU' E IL CATTIVO CRISTO


La trama : Una nuova versione del Vangelo


Philip Pullman, autore della trilogia Quelle oscure materie, da cui è stato tratto il film La bussola d'oro, rilegge passo per passo il Vangelo ma dà una nuova interpretazione degli episodi che tutti conosciamo. A cominciare dall'inizio :nella stalla di Betlemme Maria dà alla luce non uno ma due bambini : Gesù, un neonato bello e sano e Cristo, più malaticcio e bisognoso di cure.
Crescendo i due gemelli si presentano molto diversi, Gesù è uno scavezzacollo sempre pronto a mettersi nei guai, Cristo è docile e capace di compiere piccoli miracoli per togliere dai guai il fratello. Ma dopo l'incontro con Giovanni Battista avviene un cambiamento : Gesù si ritira a meditare nel deserto perchè si sente spinto verso una grande missione, Cristo vede in lui grandi capacità e vorrebbe che fondasse una Chiesa che abbracciasse tutti i fedeli e li accudisse come una madre.Gesù sognava un Regno dei Cieli , Cristo un Regno della Chiesa su questa Terra.
Così i due fratelli si separano, Gesù comincia a predicare e raccogliere discepoli,a compiere miracoli, ad affascinare le folle, Cristo lo segue come un ombra annotando i suoi discorsi per i posteri.
Ma un giorno Cristo incontra uno sconosciuto, forse un sacerdote, forse un ricco mercante, forse addirittura un angelo, interessato ai suoi scritti.Gli consiglia di continuare a raccogliere queste testimonianze ma di far filtrare la Verità dalla semplice narrazione storica, estrapolando il vero significato delle parole e azioni di Gesù. Cristo continua la sua opera ma arriva il momento in cui lo sconosciuto gli fa una tragica rivelazione : Gesù deve morire e poi risorgere affinchè la sua predicazione sia ricordata per sempre nel mondo.Cristo però è pronto a sacrificarsi per il fratello, in fondo si è sempre sentito la sua brutta copia.Quale dei due fratelli affronterà la croce ? E ci sarà una vera resurrezione ?
Qualche secolo addietro un simile romanzo sarebbe stato considerato blasfemo , soprattutto per la visione che ha l'autore della Chiesa,che, affidata agli uomini, diventa un'entità legata al potere materiale dedita anche a nefandezze.E' questo il suo pensiero che fa esprimere a Gesù, che aspira a un mondo puro e tutto spirituale ma che si scontra col silenzio di Dio, d'un tratto assente dalla sua vita, dopo averlo chiamato ad agire.Bellisimo a questo riguardo il monologo interiore di Gesù nel giardino degli ulivi.
Una storia interessante anche solo per rileggere sotto un altro punto di vista gli episodi più conosciuti del Vangelo, raccontati( nella finzione romanzesca) da chi vi ha assistito e, a volte, ne ha modificato il contenuto.

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