Forse lo pensavamo già, provare sentimenti di gratitudine ci fa star bene, ci rende più felici , ma ora arrivano studi scientifici condotti in varie università americane a confermarcelo.Sono stati analizzati campioni di migliaia di studenti e si è rilevato che i giovani che erano più inclini a sentire gratitudine e, soprattutto ad esprimerla, riuscivano meglio negli studi e avevano migliori rapporti sociali.
Tutti noi proviamo gratitudine verso chi ci aiuta, ci sostiene o semplicemente ci fa una gentilezza, ma pochi riescono a manifestare questo sentimento a parole, forse per un senso di pudore o perchè ci fa sentire in qualche modo più fragili.Invece è liberatorio e ci fa bene esprimere, anche con un semplice grazie, quello che proviamo, migliora la nostra vita e quella dei nostri interlocutori.Perchè ringraziare fa capire a chi ci ha aiutato che ha fatto qualcosa di importante per noi, anche se è una cosa da nulla e che noi ne siamo consapevoli.
Si dovrebbe insegnare ai bambini fin da piccoli a ringraziare, non solo quando si riceve qualcosa ma anche per quelle cose che, soprattutto ai figli, sembrano più scontate e quasi dovute, ad esempio ringraziare la mamma che fa trovare il pranzo pronto, le camerette riordinate, i vestiti puliti e stirati.
E da adulti si dovrebbe conservare la buona abitudine di ringraziare sempre non solo per le piccole cortesie quotidiane che possiamo ricevere ma anche per quanto di bello avviene durante la giornata, per le cose che ci emozionano, per un bel tramonto, un arcobaleno dopo la pioggia, una canzone sentita alla radio, il sorriso di un bimbo, un profumo aleggiante nell'aria, una battuta divertente , anche nella giornata più noiosa e senza particolari avvenimenti se dentro di noi avremo ringraziato ogni volta per qualche piccola gioia gratuita, alla sera ci ritroveremo nel cuore un piccolo tesoro.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento