mercoledì 5 dicembre 2012

VIPERA - MAURIZIO DE GIOVANNI

La trama : Il Commissario Ricciardi è chiamato ad indagare sull'omicidio di una bellissima prostituta, Vipera, perpretato in uno dei bordelli più famosi della città,ma contemporaneamente, dovrà anche preoccuparsi dell'incolumità del dottor Modo e cercare di districarsi tra le emozioni che, per la prima volta, attanagliano il suo cuore.
Napoli,anno 1932. Si avvicina la Pasqua e con essa la Primavera, con i suoi profumi, con i suoi umori, che risveglia i cuori e fa scorrere più veloce il sangue nelle vene. La città è in fermento, le strade si riempiono di suoni e colori, le massaie si impegano anima e corpo nelle pulizie di primavera e, soprattutto, nella preparazione delle pietanze per il pranzo pasquale che, come quello natalizio, ha i suoi riti da rispettare religiosamente.Ma la morte non conosce periodi di tregua e viene a portarsi via Vipera, la prostituta più famosa del Paradiso, una casa di tolleranza di via Chiaia, molto ben frequentata.
Per il commissario Ricciardi le uniche due molle che spingono gli uomini a compiere delitti sono la fame, intesa non solo in senso letterale ma anche come brama di potere, avidità , smania di accumulare ricchezze , e l'amore che può avere mille sfaccettature negative come gelosia, senso di possesso, attaccamento morboso.
E Vipera calamitava su di se un groviglio di sentimenti positivi e negativi, amore, passione ma anche invidia e gelosia.I principali indiziati sono due, un antico innamorato che per caso ha ritrovato la ragazza e vuole sposarla nonostante tutto e uno stimato commerciante di articoli sacri a cui non importa di gettare alle ortiche la propria reputazione pur di poter godere della compagnia della giovane.Tra indagini e interrogatori però Ricciardi dovrà anche cercare di interpretare la voce del proprio cuore, che lo spinge ad aprirsi all'amore, nonostante l'atroce Dono che lo caratterizza da sempre, la capacità di vedere i morti e ascoltare le loro ultime parole, una particolarità che lo costringe costantemente a vivere tra i fantasmi e che lo ha votato a una desolata solitudine.Anche il tenebroso Ricciardi sogna una famiglia, solidi affetti, una rassicurante normalità e la dolce Enrica potrebbe assicurargli tutto questo se solo lui potesse aprirle un pò il suo cuore.Ma c'è anche Livia, seducente, sicura di se, eppure così disarmata di fronte a quell'uomo imperscutabile, Livia che una notte ha rappresentato per lui un'ancora di salvezza, un attimo di passione che nessuno dei due ha dimenticato, Livia che Ricciardi ferisce gratuitamente forse per allontanarla da se, Livia a cui dovrà ricorrere ingoiando orgoglio e senso di vergogna per salvare il dottor Modo che con i suoi modi schietti e la sua dichiarata antipatia per il regime stavolta rischia davvero grosso.
I romanzi di de Giovanni con Ricciardi protagonista hanno il magico potere di spalancare una porta segreta sul passato, si è catapultati dritti in un'altra epoca,forse più semplice ma non meno violenta di quella attuale.E insieme a Ricciardi possiamo percorrere le strade di oggi viste nell'atmosfera di ieri,riconosciamo edifici ed esercizi commerciali che esistono ancora adesso e, al contrario di oggi, possiamo riconoscere nel vento il profumo del mare e quello dei boschi,al posto del traffico ci assalgono le voci e i rumori di una città sempre in movimento, sempre in bilico tra luci ed ombre, oggi come ieri.E, magari,dopo, nella realtà, ci capita di gettare un'occhiata fuggente, di sbieco in qualche angolo , sotto qualche portone dove sappiamo che un tempo Riciardi vedeva i suoi angoscianti fantasmi.
E dopo la Pasqua, che forse ha portato un attimo di tregua a Ricciardi, scombussolando e rattristando però altre vite, quale altra festività aspetta il nostro amato commissario ?

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