sabato 11 luglio 2009
L'ISOLA DELLE ROSE , STORIA DI UN'UTOPIA
E' il primo maggio 1968, l'ingegnere bolognese Giorgio Rosa fonda una repubblica indipendente su una piattaforma al largo delle coste di Rimini fuori dalle acque territoriali italiane. E' L'Isola delle Rose , ha come lingua ufficiale l'esperanto e anche un suo francobollo con 3 rose rosse, ormai una rarità ambita dai filatelici. Da anni coltivava questo sogno e, finalmente , nel 1967 , la piattaforma fu aperta al pubblico. L'evento suscitò subito grande scalpore e curiosità. Gli albergatori organizzavano gite in barca per girare intorno alla piattaforma, i turisti compravano i francobolli, se ne occupò anche la stampa straniera. Ma lo stato italiano non poteva accettare che appena al largo delle coste italiane si fosse autoproclmata questa singolare repubblica e temeva anche che alle spalle ci fosse una potenza straniera. Per questo agì con durezza, l'isola artificiale fu dapprima circondata dalla Marina Militare e poi fatta saltare in aria il 25 febbraio 1969. Ma la storia di quest'isola che non c'è non è andata mai perduta e ha ispirato opere teatrali, un'installazione nel Museo di Vancouver, canzoni hip hop e perfino un numero speciale di Martin Mystere. La Cinematica, dopo mesi di ricerche ha realizzato quest'anno un documentario per ricordare l'avvenimento : Insulo de la rozoj-la libertà fa paura ( Insulo de la Rozoj è il nome in esperanto dell'isola ) e propio in concomitanza con l'uscita del documentario, sono stati ritrovati in questi giorni dei resti della piattaforma. Riemerge dopo 40 anni l'Isola delle Rose e con essa un sogno durato pochi giorni di un mondo diverso.
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