Distesa estate,
stagione dei densi climi
dei grandi mattini,
delle albe senza rumore
-ci si risveglia come in un acquario-
dei giorni identici, astrali,
stagione la meno dolente
d'oscuramento e di crisi,
felicità degli spazi,
nessuna promessa terrena
può dare pace al mio cuore
quanto la certezza di sole
che dal tuo cuore trabocca,
stagione estrema che cadi,
prostrata in riposi enormi;
dai oro ai più vasti sogni,
stagione che porti la luce
a distendere il tempo
di là dai confini del giorno,
e sembri mettere a volte
nell'ordine che procede
qualche cadenza dell'indugio eterno.
Vincenzo Cardarelli
lirica tra le più belle del '900. è un vero peccato che cardarelli non sia conosciuto ed apprezzato secondo meriti, soprattutto dai giovani
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