sabato 11 febbraio 2012

ACAB


La trama : Uno spaccato sulla vita pubblica e privata di un gruppo di poliziotti del Reparto Mobile , costretti a dover fronteggiare quotidianamente un mondo violento che , inevitabilmente, può riuscire a contaminarli.

ACAB è l'acronimo inglese sella frase " Tutti i poliziotti sono bastardi ". E' così che vengono considerati anche i poliziotti del Reparto mobile, i celerini, da tutto un eterogeneo universo di ultras, immigrati, prostitute, estremisti politici, sfrattati delinquenti comuni. Un mondo violento con cui si devono scontrare ogni giorno, mal pagati e male equipaggiati, cercando di arginare la rabbia e la tentazione di attaccare per primi, andando oltre quella giustizia che sono chiamati a rappresentare.
Diventa così inevitabile che anche la loro vita privata sia sotto pressione, che la sia la famiglia a risentirne delle tensioni a lungo represse, che a volte non riescano a frenarsi di fronte all'avversario, magari proprio quello più debole. D'altronde lo stesso Pasolini, commentando gli storici scontri di Valle Giulia a Roma, non se la sentiva di condannare i poliziotti perchè anch'essi " figli di povera gente ".
I celerini di Sollima sono così, duri e tormentati, sono dalla parte dell'ordine e della giustizia ma spesso sbagliano, si lasciano prendere la mano ( hanno partecipato al tremendo attacco alla Diaz di Genova ), hanno problemi familiari, devono convivere con la violenza , il disprezzo, la disperazione, la paura, quella degli avversari e anche la loro.Sono personaggi autentici che fanno riflettere e niente affatto idealizzati come i delinquenti di Romanzo Criminale.Non cercano scuse ma comprensione in questa società dove la violenza e i disordini sono all'ordine del giorno ed è sottile il confine tra giustizia e vendetta, tra sacrosanta difesa e abuso di potere.

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