Dal mare è nata la vita, le acque rappresentano circa i tre quarti della superfice del globo terrestre.Per la protezione di mari ed oceani è nata, nel 1992 a Rio De Janeiro, questa Giornata tesa a sensibilizzare la società sui pericoli che corre l'ambiente marino e con esso tutta l'umanità.
Acque, piante, fondali, pesci e anche uccelli soffrono a causa dell'inquinamento indiscriminato che l'uomo sta provocando.Dalla marea nera del Golfo del Messico alle radiazioni fuoriuscite dalla centrale nucleare di Fukuscima, in questi ultimi tempi mari e oceani hanno subito danni gravissimi e forse irreparabili che si sommano a quelli che vi arrechiamo ogni giorno.
I mari sono diventati ormai come discariche dove si sversano veleni industriali, scarichi fognari, rifiuti di ogni tipo, tra cui, i più micidiali, bottiglie e sacchetti di plastica che soffocano letteralmente pesci e animali marini.
Anche la pesca, praticata spesso con mezzi illegali, distrugge l'ecosistema marino, non rispetta i cicli di riproduzione, coinvolge specie protette.
Gli insediamenti turistici sconvolgono spesso le aree costiere quando non vengono costruiti in armonia e con rispetto dell'ambiente circostante.
Le navi che solcano i mari, soprattutto per scopi commerciali, rilasciano carburante così come gli impianti di trivellazione per la ricerca di petrolio, che distruggono anche i fondali.
Anche l'acidificazione degli oceani e lo scioglimento dei ghiacciai sono dovuti all'inquinamento oltre che i cambiamenti climatici.
Ogni governo dovrebbe prendere atto di questa situazione e cercare di dare un contributo per la salvaguardia dei nostri mari che sono fonte di vita per tutta l'umanità.E anche noi, nel nostro piccolo, cerchiamo di non inquinare e di segnalare subito qualsiari comportamento che possa recare danno all'ambiente marino o costiero.
Il mare è di tutti e ci ha dato la vita, rispettiamo la vita del mare e delle sue creature.
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