sabato 4 giugno 2011

IN CAMPAGNA - AGOSTINO RICHELMY


Giugno adagio procede
profumato dai tigli, effusamente,
nè mi disturba di scontrare a lato
i lasciti del fieno
sul passaggio delle carre di maggio.
Penetrare si può nella callaia
e trovare sul margine del prato
un anarchico fiore incoltivato;
là sta la vigna
coi filari in gaia schiera guerresca
a infiorescenze ritte sui palmiti,
tra breve con migliaia d'acini penzolanti.
Intanto al campo appaiono già fitte le spighe
e l'orfane goccette dei papaveri
e sparsi azzurreggianti
i fiordalisi teneri tra il grano.
Vanno grondoni al pascolo
le grosse mucche tranquille,
e un vecchio mandriano
si sdraia all'ombra nuova
del noce or ora roseo di foglie.
Un uccelletto incomincia a cantare in pace
mi fa lieto e mi commuove
d'esser ben lungi dal subdolo mare
che sempre rumoreggia all'orizzonte.
Agostino Richelmy

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