lunedì 12 dicembre 2011
MARE AL MATTINO - MARGARET MAZZANTINI
La trama : La storia di due donne e della Libia , quella d'un tempo e quella di oggi, tutte e due costrette a fuggire dalla loro Patria.
La Libia, una terra tanto amata dalle due protagoniste di questo intenso romanzo.
Jamila, ai giorni nostri scappa dalla rivoluzione con figlioletto Farid per assicurargli un futuro in Italia, s'imbarca su una di quelle carrette del mare arruginite che in massa quest'estate hanno cercato di raggiungere Lampedusa.
Angelina su quest'isola ci viene in vacanza col figlio diciottenne Vito. E' stata cacciata dalla Libia da ragazzina, dal Rais ,insieme a tutti gli italiani che avevano fatto di quelle sponde desertiche la loro seconda Patria. Ma l'Africa gli è rimasta nel sangue, è diventata una straniera nella sua stessa patria d'origine a cui non si è mai adattata,che ha dovuto lasciare all'improvviso col cuore straziato e la promessa di un amore che non potrà mai essere mantenuta. In Italia si è sposata, è diventata madre di Vito ,svogliato e scostante, che ancora non sa quale direzione dare alla sua vita, si è separata, d'estate torna a Lampedusa dov'era sbarcata un tempo reietta come i clandestini di oggi.
Due donne forti, che lottano per il futuro dei propri figli, due terre separate da quel mare che una attraversa per scappare e una vorrebbe attraversare per tornare, ma tornare al suo mondo di allora, quando libici e italiani vivevano in pace e si spartivano pane e sudore, quel mare diventato cimitero di barche che mai approderanno, di speranze, di storie, di corpi mai conosciuti.
Il dolore degli esuli di oggi è lo stesso di quelli d'un tempo, perchè la guerra, tutte le guerre, mietono vittime soprattutto tra i più umili, i più poveri, quelli che non hanno niente e vengono tolte loro anche la libertà e la dignità.
Un romanzo breve ma denso che ci fa rivivere un'arco di storia dal '38 ai giorni nostri , una parte della nostra stessa storia forse dimenticata o misconosciuta ma che ha segnato profondamente chi l'ha vissuta sulla propria pelle.
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