martedì 7 aprile 2009
TERREMOTO IN ABRUZZO : QUANDO LA NATURA SI SCATENA
Terremoto in Abruzzo, una scia di scosse dal dicembre scorso forse sottovalutate. Una fortissima scossa che in pochi attimi ha cancellato interi paesini, ha portato morte, dolore ,distruzione.La solidarietà che subito ha attivato tutti i suoi canali,per alleviare i disagi della popolazione.Tutti vogliono dare una mano, sentono quasi l'urgenza di aiutare in qualsiasi modo,anche con iniziative personali.Tutto il web si è mobilitato rilanciando appelli, dando informazioni, allacciando contatti. Ogni volta che un evento catastrofico come questo si abbatte in una qualsiasi parte del mondo , sale spontanea l'onda della solidarietà. Qualche altro tipo di evento, anch'esso terribile e luttuoso, come una strage, un incidente aereo, anche se suscita cordoglio e partecipazione, non riesce a smuovere così tanto il cuore della gente. Perchè la natura che si scatena , che improvvisamente sfuria la sua forza distruttrice contro l'uomo, ci fa sentire fragili, indifesi, ci fa perdere tutte le nostre sicurezze. Gli uomini sono riusciti a realizzare grandi opere, ad andare perfino sulla Luna e alla conquista dello spazio, hanno fatto scoperte scientifiche un tempo inimaginabili, ma quando si trova in balia delle forze della natura si rende conto della sua piccolezza, del suo essere niente di fronte a tali cataclismi.Ci rendiamo conto di essere "solo" umani, nonostante la nostra intelligenza, il coraggio, la genialità , la natura può ancora schiacciarci, annullarci, distruggere tutte le nostre opere, farsi beffe di noi e del nostro ingegno. E' un'indignazione dell'uomo contro queste catastrofi naturali che dà forza alla solidarietà, è un volerci riconoscere, per una volta , tutti umani, appartenenti alla stessa Terra che ora si ribella contro di noi, è una lotta contro quello che non possiamo e non potremo mai domare.Peccato che solo questi eventi servano a faci riconoscere tutti fratelli, quanto bene si potrebbe fare se questa "molla" scattasse dentro di noi anche quando non c'è un'emergenza così drammatica!
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