domenica 11 luglio 2010

TOY STORY 3 - LA GRANDE FUGA


La trama : Andy è cresciuto , sta per andare al College, che ne sarà dei suoi amati giocattoli ?

A 15 anni dal primo capitolo Toy Story si ripresenta sugli schermi, diretto da Lee Hunzik, in 3D,con una storia che che sarà subito amata da adulti e bambini.
Andy, il proprietario dei giocattoli ormai è cresciuto, andrà al College,ma non vuole separarsi del tutto dai suoi amici d'infanzia. Porterà con se Woody, il suo preferito e tutti gli altri finiranno in soffitta.I giocattoli sono tristi, la loro unica ragione di vita è fare felici i loro padroncini, a cosa serviranno mai relegati in soffitta ? Ma per un errore finiscono invece in uno scatolone destinato alla beneficenza, insieme alla Barbie buttata via dalla sorellina di Andy, destinazione l'asilo Sunnyside.
Qui vengono accolti benevolmente da Lotso, l'orso grandi abbracci profumato alla fragola e da una moltitudine di altri giocattoli. E quel posto sembra loro il Paradiso : tanti bambini con cui giocare tutto il giorno, finalmente di nuovo utili a qualcuno. E Barbie trova addirittura l'amore , un baldanzoso Ken con un'abitazione da favola e centinaia di vestiti. Solo Woody si ostina a voler ritornare da Andy perchè sente di appartenere solo a lui. Ma il Paradiso si trasforma ben presto in un inferno. I nuovi giocattoli sono destinati ai bimbi più piccoli che li vandalizzano non conoscendone l'uso e il valore e presto saranno distrutti e finiranno tra i rifiuti.E il peggio è che appena provano a ribellarsi vengono imprigionati senza pietà mentre Buzz viene resettato e ritrasformato in ottuso Ranger Spaziale che non riconosce più i suoi amici. Con l'aiuto di Woody occorre organizzare una fuga di massa per ritornare a casa. Non voglio anticipare il finale ma posso dire che si tratta di sequenze di grande tensione, dove dopo un pò si dimentica di guardare un film d'animazione, per di più con personaggi non umani, sembra di seguire un film d'azione pieno di colpi di scena, coraggio, determinazione, che avvince e commuove, dove prevalgono l'amicizia, la lealtà, il senso di appartenenza a un gruppo che è come una famiglia.
Anche il corto abbinato al film, Quando il giorno incontra la notte è un piccolo capolavoro sul tema della diversità e sulla capacità di venirsi incontro per comprendersi e confrontarsi.

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