lunedì 9 novembre 2009

AL LICEO PARINI GLI ALUNNI S'IMPEGNANO A NON COPIARE

" Sul mio onore mi impegno a non copiare e a non lasciar copiare" E' un giuramento, un patto morale che hanno sottoscritto gli allievi di tre classi del Liceo Parini di Milano. Sulla scia dei modelli delle università straniere , un professore di storia e filosofia ha proposto questa sorta di codice d'onore agli studenti , che , dopo dibattiti e discussioni, hanno accettato. S'impegnano dunque non solo a non copiare e non lasciar copiare ma anche a non suggerire e a non compiere comunque atti che possano falsare le valutazioni personali degli allievi. Il concetto di base è giusto, ma mi mette tristezza pensare che d'ora in poi gli studenti di queste classi si comporteranno davvero così, intransigenti e tutti concentrati su se stessi. In una classe lo spirito di collaborazione è importante,è un collante che tiene unite tante personalità diverse e con diverse capacità. Copiare sempre, senza impegnarsi, logicamente è un male, è controproducente, non s'impara niente, non si cresce e alla fine dei conti non paga . Ma esistono delle circostanze, dei momenti in cui, anche se non si vuole approvare la scopiazzatura, ma la collaborazione, il darsi una mano l'un l'altro è importante,è anche questa un'occasione di crescita ,di cooperazione. Quante volte lo sgobbone di turno, un pò emarginato dal resto della classe si è guadagnato rispetto e amicizia con qualche risposta passata sotto banco , quante volte un mezzo suggerimento soffiato a bassa voce ha sbloccato l'interrogazione di un ragazzo preparato ma rimasto in panne su una domanda. E tutto quel divertente, caotico passarsi bigliettini con una frase tradotta, il risultato di un problema, uno spunto per un tema d'italiano. Piuttosto che trasformarli in protettori intransigenti del proprio sapere, i ragazzi dovrebbero essere spronati invece a condividere quello che hanno imparato, a mettere ciascuno a disposizione di tutti il proprio talento, perchè quasi tutti, escluso quelli che non hanno alcuna voglia di studiare e imparare, abbiamo le nostre capacità particolari, anche a volte nascoste,c'è chi è bravo a memorizzare date o nozioni geografiche, chi è bravo in matematica, chi nelle materie umanistiche,chi è capace anche solo di prendere appunti velocemente o di assorbire subito quello che viene spiegato in classe dai professori, chi è bravo a riassumere, chi è più portato per le lingue straniere. Aiutandosi a vicenda, cooperando tutti attivamente, si avrebbe un nuovo modo più giusto di imparare e anche di vivere la scuola, perchè studiare non è una gara senza esclusione di colpi, studiare è apprendere, allargare i propri orizzonti, capire ,discutere, anche dissentire da quel che ci viene proposto, studiare è anche vivere insieme in armonia questi anni che forse sono tra i più importanti della nostra vita.

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